Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità è caratterizzato da una preoccupazione costante per l’ordine, il perfezionismo, il controllo mentale e interpersonale, a spese di flessibilità, apertura ed efficienza. Questi soggetti cercano di mantenere la sensazione di controllo attraverso un’attenzione minuziosa alle regole, ai dettagli, alle procedure, alle liste, a tal punto da poter perdere di vista l’attività principale. Risultano eccessivamente accurati e inclini alla ripetizione, dimenticando che possono infastidire le altre persone per i ritardi e gli inconvenienti che derivano da questo comportamento. I soggetti con Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità mostrano un’eccessiva dedizione al lavoro e alla produttività, fino all’esclusione delle attività di svago e delle amicizie. Sono soliti portarsi dietro del lavoro in vacanza per non sentire la sensazione di star perdendo inutilmente del tempo; anche le attività di gioco e di svago vengono minuziosamente organizzate, e vi può essere una grande concentrazione sui lavori domestici. A causa della loro prudenza hanno difficoltà a prendere decisioni perché temono di aver omesso di considerare tutti i pro e i contro delle opzioni da vagliare. Si assumono seriamente le proprie responsabilità, ma a causa del fatto che non tollerano gli errori o le imperfezioni, hanno spesso difficoltà a completare le attività intraprese o a delegare compiti e a lavorare con gli altri, a meno che quest’ultimi non si sottomettono al loro modo di fare le cose. Sono soggetti estremamente coscienziosi in termini di moralità, scrupolosi e intransigenti e pretendono dagli altri lo stesso rigore morale ed etico. Tendono ad essere molto autocritici nei propri errori, e sono rigidamente sottomessi all’autorità e alle regole, e insistono su un’obbedienza quasi assoluta, senza far mai uno strappo alla regola. Tendono a non gettare via oggetti e cose inutili, perché potrebbero sempre tornare utili in qualche circostanza. Spesso sono soggetti avari e taccagni e tendono ad avere un tenore di vita al di sotto delle proprie capacità, per la convinzione che le spese debbano essere fatte in maniera oculata per prevedere eventuali catastrofi. Questi individui sono caratterizzati da rigidità e testardaggine, fanno fatica a seguire le idee degli altri, poiché per loro c’è un solo modo “corretto” per fare le cose. Dal punto di vista emotivo, tali individui sono convinti che le emozioni e gli impulsi debbano essere controllati per non perdere la propria autostima o per non danneggiare gli altri. Da qui la tendenza a reprimere e razionalizzare le emozioni, risultando, quindi, spesso rigidi, impostati.